Affidato l’incarico di perizia psichiatrica su Alessandro Impagnatiello, per stabilire se, al momento dell’omicidio di Giulia Tramontano, la fidanzata 29enne incinta al settimo mese, fosse capace di intendere e di volere. La Corte di Assise di Milano ha incaricato lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca di eseguire l’analisi tecnica.
La perizia: quando comincia
L’esame inizierà l’11 luglio e i periti dovranno accertare se l’ex barman fosse capace di intendere e volere all’epoca dei fatti o se la sua capacità fosse «scemata». In quel caso dovranno valutare anche l’eventuale pericolosità sociale.
Il termine è di 90 giorni e la relazione dovrà essere depositata entro il 15 ottobre.
L’udienza
La procura ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, invece l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. La prossima udienza è fissata per il 21 ottobre per l’esame dei periti, invece la discussione e la sentenza si terranno rispettivamente il 28 ottobre e il 4 novembre.
I precedenti incarichi affidati agli psichiatri
Lo psichiatra ligure Pietro Ciliberti, incaricato di esaminare Impagnatiello si è occupato anche del noto caso di Luca Delfino, condannato per l’omicidio della ex fidanzata Antonella Multari nel 2007. I due professionisti, poi, insieme hanno esaminato il falegname Daniele Bedini, condannato successivamente all’ergastolo per avere ucciso due donne in appena 24 ore, e il maresciallo dell’aeronautica Francesco Ruggiero, accusato dell’omicidio del marito della sua ex.
Il disturbo narcisistico
I difensori Giulia Geradini e Samanta Barbaglia avevano depositato nelle scorse settimane una consulenza secondo la quale Impagnatiello, che ha ucciso Giulia con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, soffrirebbe di un «disturbo della personalità di tipo paranoide» con «tratti narcisistici».
Le attenuanti
L’avvocata Samanta Barbaglia fuori dall’aula ha osservato che la perizia psichiatrica potrebbe anche valere per la «concessione delle attenuanti, non solo della capacità di intendere e volere».
Il legale della famiglia Tramontano
«Siamo sicuri che il signor Impagnatiello stia mentendo», ha detto l’avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, al termine dell’udienza. «Siamo certi che questa perizia fugherà ogni dubbio in ambito alla circostanza a che era ed è perfettamente capace di intendere e volere».
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